
Palazzo Ursino
La fortezza sveva che racconta otto secoli di storia catanese
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Maestoso e intriso di fascino, Palazzo Ursino è una delle testimonianze più imponenti della storia di Catania. A pochi passi da Piazza Duomo e dal vivace centro storico, questa antica residenza imperiale domina il quartiere della Civita, raccontando con la sua pietra lavica scura secoli di arte, potere e trasformazioni.
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Costruito nel XIII secolo per volere dell’imperatore Federico II di Svevia, Palazzo Ursino nasce come fortezza difensiva e residenza reale del Regno di Sicilia. All’epoca si affacciava direttamente sul mare, ma le eruzioni dell’Etna e le colate laviche del 1669 ne mutarono il paesaggio, spostando la costa e inglobandolo nel cuore urbano della città.
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La sua architettura austera e possente, con torri angolari e mura in pietra lavica, esprime l’anima medievale della Catania sveva.
Nei secoli, il palazzo divenne dimora dei sovrani aragonesi e poi simbolo civico della città, fino a trasformarsi nell’attuale Museo Civico di Catania.
All’interno, le ampie sale voltate, i cortili interni e le scale monumentali accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo.
Le collezioni del museo custodiscono preziosi reperti archeologici, sculture, dipinti e testimonianze che raccontano la storia artistica e culturale della Sicilia, dal medioevo fino all’età moderna.
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Ogni pietra di Palazzo Ursino parla di resilienza e rinascita: sopravvissuto a eruzioni, terremoti e secoli di trasformazioni, oggi è un luogo di incontro tra passato e presente, dove la storia si respira in ogni angolo.
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Impossibile visitare Catania senza ammirare questa fortezza imperiale, che con la sua imponenza e la sua bellezza austera continua a incantare viaggiatori da tutto il mondo un simbolo eterno della città etnea e della sua straordinaria capacità di rinascere.
Le Reliquie di Sant’Agata
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Un tesoro d’argento e devozione, simbolo eterno della fede catanese
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All’interno della Cattedrale di Sant’Agata, nel cuore pulsante di Catania, si conserva uno dei tesori più preziosi e amati dell’intera Sicilia: le reliquie della patrona, protettrice e simbolo d’identità della città.
Il busto reliquiario, capolavoro in argento finemente cesellato realizzato nel XIV secolo dallo scultore Giovanni di Bartolo, custodisce i resti della Santa. La delicatezza delle sue forme, lo sguardo sereno e la raffinatezza dei dettagli lo rendono un’autentica opera d’arte sacra.
Le reliquie, gelosamente custodite in uno scrigno d’argento in stile gotico, sono arricchite da innumerevoli ex voto donati dai fedeli nel corso dei secoli — segni tangibili della profonda devozione e del legame indissolubile tra la Santa e il popolo catanese.
Ogni anno, durante le solenni celebrazioni di febbraio, il busto e lo scrigno vengono portati in processione tra ali di folla e candele accese, trasformando la città in un immenso atto di fede collettiva.
A incorniciare questo inestimabile patrimonio spirituale, gli affreschi secenteschi di Giovan Battista Corradini, che decorano l’abside con l’immagine dell’Incoronazione di Sant’Agata, infondono alla Cattedrale un’aura di mistico splendore.
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Visitare questo luogo significa entrare nel cuore più profondo di Catania, dove arte, fede e tradizione si fondono in un’unica, commovente emozione —quella che da secoli fa risplendere il nome di Sant’Agata, la Santa che protegge e ispira la sua città.







